La pressione alta (o ipertensione) costituisce una delle patologie più diffuse: secondo infatti i dati del Ministero della Salute, ne soffrirebbe un terzo della popolazione mondiale, causando disturbi come mal di testa, affanno, capogiri, dolori al petto, palpitazioni cardiache e perdite di sangue dal naso.
La soluzione? L’assunzione di potassio, come confermato da uno studio pubblicato sul Journal of Hypertension, in base al quale pochi grammi di potassio al giorno sarebbero in grado di azzerare i rischi di ipertensione o quantomeno limitarli. “I livelli di questa sostanza - spiega Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione ADI (Associazione di Dietetica Italiana) - possono essere incrementati attraverso il consumo di diversi alimenti: frutta, verdura, legumi, noci, carni bianche e alcuni tipi di pesce”.
Un regime alimentare, questo, che secondo il Ministero della Salute dovrebbe anche prevedere un consumo quotidiano di sale minore ai cinque grammi, l’assunzione di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno e la riduzione dell’apporto di grassi. Per chi, invece, avesse bisogno di un ulteriore apporto di potassio è possibile acquistare anche in parafarmacia specifici integratori, spesso uniti al magnesio (anch’esso fondamentale contro l’ipertensione), che possono prevenire l’aumento della pressione arteriosa, arrivando laddove non lo fa l’alimentazione.
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