All’origine della vita ci sono gli integratori: non è una battuta, ma il risultato di uno studio del Centro Nazionale Malattie Rare (CNMR), che consiglia alle mamme in attesa ed a quelle che desiderano diventarlo l’assunzione, anche prima della gravidanza, della vitamina B9 (acido folico) in modo da potenziare le future capacità cerebrali del proprio figlioletto. Una tesi, questa, confermata anche da un’altra ricerca del Centro per la Ricerca in Epidemiologia Ambientale di Barcellona, secondo cui la vitamina D migliorerebbe le potenzialità intellettive del feto.
Ancora più interessante è inoltre quella pubblicata sul Journal of Nutrition, in base alla quale una dieta incentrata su vitamine, acido folico, ferro, rame, iodio, selenio e zinco renderebbe la gravidanza sempre più serena e tranquilla. Ma non finisce qui: l’Università di Cambridge ha infatti mostrato che l’assunzione di integratori antiossidanti in gravidanza rallenterebbe l’invecchiamento dell’individuo una volta cresciuto e divenuto adulto.
A fare da filo conduttore è allora un dato di fatto: la prevenzione inizia ancor prima della nascita del bambino. “In questa fase della vita - spiega difatti l’esperto del CNMR Paolo Salerno - l'alimentazione può non essere sufficiente. Di conseguenza, il ricorso agli integratori rappresenta una valida strategia per ridurre il rischio di compromettere il corretto sviluppo del bambino. Assumerli per tempo risulta perciò fondamentale”.
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